Sospesi nell’aria immobile
di quest’ora mattutina
quieti rintocchi di campane
scandiscono i pensieri.
Sull’erba umida di rugiada
i miei passi segnano
di fresco calpestìo
l’improvvisato sentiero.
Cammino e scruto ogni angolo
cosicché non c’è colore e fiore
– sbocciato o appassito –
dove il mio sguardo non sosti.
L’oscurità lentamente
va sfumando in luce
e i primi chiarori
inghiottono le stelle.
Soltanto
pochi attimi e poi tutto
s’illumina.
Nella luce dorata
che ovunque si diffonde
colgo il risplendere
dei contorni d’ogni cosa.
Fino a che il sole inonda la vista
e una volta ancora, una in più,
fra terra e cielo scoppia
l’abbaglio del nuovo giorno.
P@R