La luce della luna
come argenteo manto
mi ricopre soffusa
e si distende con me
sulla sdraio del giardino.
Incrocio le braccia
dietro alla testa
e finalmente godo
della quiete notturna
nell’attesa frescura.
M’incanta ogni forma
che nell’oscurità intravedo
e ogni suono è leggiadro:
sotto la volta celeste
ritrovo la mia casa.
La testa sognante
gli occhi lucidi
il cuore gonfio
e per tetto un cielo
trapunto di stelle.
P@R