Vorrei scegliere le parole ad occhi chiusi
solo ascoltando il suono che ogni lettera
sussurra all’animo che attende.
Vorrei toccare con mano le parole
riconoscerne al tatto gli spigoli aspri
accarezzarne le morbide rotondità.
Vorrei cogliere nelle parole
ogni armonia che – celata o manifesta –
fa indugiare l’animo mio a inseguirla.
E vorrei che ballassero, le parole,
sparse attorno a me come lucciole
danzanti nel cuore di una notte estiva.
Vorrei lasciarle ogni sera con l’abbraccio
forte e struggente dell’ultimo saluto
per ritrovarle accanto a me al mattino.
Vorrei non esaurire mai il calore
che da esse s’infonde in questo mio
sciocco cuore un po’ bambino.
P@R