“I 180 gradi del ciclo della nostra vita si suddividono in quattro parti.
Il primo quarto, a oriente, è l’infanzia; è uno stato senza problemi durante il quale noi siamo problemi per gli altri, ma non abbiamo ancora coscienza dei nostri problemi.
La coscienza dei problemi si estende al secondo e al terzo quarto; e nell’ultimo quarto, costituito dalla vecchiaia, noi ritorniamo in quelle condizioni in cui, senza preoccuparci della disposizione della nostra coscienza, diveniamo nuovamente un problema per gli altri.
L’infanzia e la vecchiaia sono indubbiamente assai diverse; ma hanno in comune il fatto d’essere immerse entrambe nell’inconscio psichico.
Poiché il fanciullo si sviluppa uscendo dall’inconscio, la sua psicologia, per quanto difficile, è sempre meno difficile della psicologia del vecchio, che rientra a poco a poco nell’inconscio, ove alla fine sparisce.
L’infanzia e la vecchiaia sono le due età della vita che non presentano problemi: è per questo che qui non le ho considerate.»
Carl Gustav Jung
Tratto da “Gli Stadi della Vita”