E sono qui

“E sono qui, in qualche modo. Sono qui a scrivere come una volta, come facevo tanto tempo fa.

Dopo di che, ad un certo punto, ho supposto con me stessa di non farcela più.

In realtà non ce la facevo più. Non ce la facevo più a compiere sforzi esageratamente faticosi, inauditi, incerti, persino rischiosi. Non ce la facevo a rassegnarmi ad un corpo fisico che non mi apparteneva in pieno come prima.

Prima di allora io decidevo e lui eseguiva. Anzi, pur senza decidere nulla, in automatico era a mia completa disposizione in tutto e per tutto. Eravamo pensiero e azione, simultaneamente una sola cosa. Io stessa ero il mio corpo e lui era me. E mi rendo conto adesso di quanto funzionasse alla perfezione: sono quelle cose che appartengono alla sfera di una normalità consequenziale all’essere vivi, che diamo per scontato, sulle quali rarissimamente riflettiamo.

Ora no. Ora sono io che devo seguire i suoi voleri e fare mie le sue disponibilità, accettare le sue rinunce, la sua incapacità di adeguarsi ai bisogni, ai desideri, alle esigenze che tento di esprimere.

E quando senti che le membra ti abbandonano, che non sono in grado di compiere quello che la mente chiede, provi la sensazione di vivere a metà, di essere vivo, ma di non potere vivere.

E’ pur sempre vita, ma non è come prima.

Prima, poi, durante, dopo, ora, quando, spesso, di rado, sempre… Cosa possono essere mai per me? Semplicemente avverbi di tempo. E tra questi solo alcuni acquistano senso: oggi, momento, presente.

Sto imparando dall’oggi ad approfittare di ogni momento, così come viene nel mio presente.  Anche se per me è ancora inevitabile il raffronto con una situazione di ordinarietà (e non so se mai riuscirò a farne a meno), ogni più piccola conquista diviene soddisfazione e gioia.

Ci sono momenti di grande imbarazzo, di profondo disagio, di immenso sconforto e come potrebbe non essere?

Ma è pur vero che ogni giorno è una possibile nuova occasione, una ulteriore sconosciuta opportunità di cui esistere.”

 

P@R – Tratto da “Due in una”

Opera di Amedeo Modigliani

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