Malinconia, dolce amica…

“… Mi chiedi se sono stata felice?

Certo che lo sono stata. Sicuro che sono stata felice nella mia vita.

Naturalmente ho trascorso, come capita a tutti, dei periodi tribolati, duri, mesti. Chi può dire di non averne mai avuti…

Ma ho anche vissuto grandi e profonde gioie, innumerevoli belle situazioni.

Sebbene, però, lungo tutto l’arco della mia esistenza non mi sia mai sentita, diciamo “sola” o “libera” del tutto…

Che io l’attirassi o meno non so, ma prima o poi riusciva sempre a raggiungermi e a penetrarmi sottilmente una vena di inspiegabile malinconia. Tanto che mi è stata assidua compagna e amica per tutta la vita, lei come nessun altro.

Potevo essere serena, soddisfatta. Persino lieta e allegra.

Ma quel sentimento appena velato di leggera tristezza faceva quasi costantemente da discreto “leitmotiv” a tutto ciò che andavo vivendo.

Era come se fosse stato fin dall’inizio una sorta di sottofondo caratterizzante del mio essere. Diciamo pure che posso sentirmi di descriverlo come il motivo conduttore della mia esistenza.

Ogni tanto aveva bisogno di manifestarsi, di uscire allo scoperto, di farsi prendere in considerazione.

Potevano passare lunghi periodi durante i quali quasi non ne percepivo più la presenza, eppoi all’improvviso arrivava.

Come l’ombra allungata di un pensiero.

Come il ricordo di qualcosa che per un po’ era sfuggito alla memoria e d’un tratto compariva di nuovo in tutta la sua consistenza e fuggevolezza insieme.

E’ una strana sensazione… Senti come un innesco scattare in una zona remota di te stesso. Non so se posso localizzarlo nella mente, nel cuore, nell’animo… non so.

Direi che a volte succede lì, a volte là, altre volte qua.

E parte da sola una sensazione di pacata tristezza, una dolce e profonda tristezza.

Un sentimento di vago e rassegnato dispiacere che non sai spiegarti con alcun motivo, con nulla di concreto o di obiettivo.

Spesso al realizzarsi della malinconia stessa, consegue in te un pensiero frusciante, l’accenno di un’idea, il compiersi di qualcosa di toccante, di struggente e fuggitivo.

Come a volte, allo stesso modo senza alcun motivo apparente, in un attimo si sciolgono negli occhi dei lacrimoni caldi e profusi che ti rigano le guance…

E tu piangi, e non sai perché.

Ti senti triste, e non sai di cosa.

Poi dopo molto tempo impari finalmente.

Ed arrivi a capire che fa parte del tuo temperamento.

E alla fine ti senti persino fortunata di essere accompagnata nel resto della tua vita da una tale sfumatura di così estrema e delicata sensibilità…”


P@R   – Tratto da “Ti racconto come è andata”


Dipinto di Luis Jean Francoise Lagrenee

7 pensieri su “Malinconia, dolce amica…

  1. Io amo chiamarla “melanconia”…

    “E’ una strana sensazione… Senti come un innesco scattare in una zona remota di te stesso. Non so se posso localizzarlo nella mente, nel cuore, nell’animo… non so.”

    …. Fa parte anche di me questa sensazione …

    Sì arrivano negli occhi dei lacrimoni , tempo indietro spesso non sapevo il perché , ma ora lo so , lo so davvero , ed è uno struggimento … non è solo melanconia , è anche nostalgia di bei momenti passati , di una cara persona lontana ma al contempo vicina, per affinità , nel cuore e nell’anima…

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