Ciò che si ha e si è, non ha bisogno di essere urlato

 “Si urla, si dice a gran voce, impettiti, si ‘manifesta’, si sottolinea unilateralmente, tutto ciò che in realtà manca a se stessi, tutto ciò da cui si è lontani ma che si vuole afferrare, tutto ciò che si vuole combattere ma che si è.

Se sono cristiano, se sono gay, etero, di sinistra, di destra, se sono popolare, se sono un grande scrittore, un grande politico, se sono saggio, umile, tollerante e quant’altro, non ho bisogno di andare in giro per il mondo ad urlarlo, non ho bisogno di costanti etichette ridicole e categorizzanti, non ho bisogno di stare male se il mondo non lo sa, non ho bisogno di tutto questo gran chiasso.

Ciò che si ha e che si è, non ha bisogno di essere urlato. La gioia del vissuto armonioso di ciò che si è emana silenziosamente e irradia ovunque, non ha bisogno di conflitto, procede ad ogni modo e nonostante tutto, spontaneamente…”

 

Emanuele Casale

 

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