Maturità equivale ad “età matura”?

Il raggiungimento di una certa maturità non corrisponde necessariamente al raggiungimento di “un’età matura”, poiché ognuno di noi ha le sue proprie fasi di sviluppo della personalità, dei comportamenti e così via.

E ognuno ha i suoi tempi, le sue occasioni da vivere e da sperimentare, che l’aiuteranno a formarsi e a divenire la persona che poi sarà.

Diciamo che con il passare degli anni e con l’avvicendarsi di molteplici esperienze, viene da supporre che ad un avanzamento di età debba corrispondere un consolidamento della propria maturità di persona.

Ma non è detto. C’è chi arriva prima e chi dopo… E chi non arriva mai!

Una cosa è certa, comunque. Raggiungere una certa maturità vuol dire sicuramente riuscire a prendersi cura di sé. E degli altri, se necessario.

Vuol dire avere quella indispensabile dose di responsabilità di sé stessi, delle scelte e delle azioni che si compiono, tale che ci consenta di potere essere autonomi e cavarcela.

In poche parole, che ci metta nelle condizioni di gestire la propria vita.

Un altro indizio di avvicinamento alla maturità consiste nel rendersi conto che abbiamo bisogno di vivere in una buona situazione di benessere psico-fisico per stare bene e che per arrivare a ciò, si fa sempre più inderogabile l’esigenza di trovare un proprio equilibrio interiore e nel contempo un sano e sensato modo di vivere.

Riguardo al primo, diviene essenziale la sincerità, la limpidezza con cui ci guardiamo dentro fino a ricostruire la nostra storia, fino a conoscerci e a capirci, sapendo bene quali siano le nostre virtù e i nostri talenti, così come le nostre mancanze e le nostre paure. E comportarci di conseguenza.

Riguardo al secondo, si può ben affermare che una vita ‘sana e sensata’ è sicuramente in relazione simbiotica con la nostra anima, con quel mare conosciuto in parte, ed in parte inconoscibile, nel quale la nostra interiorità è immersa… 


P@R 

Lascia un commento